lunedì 29 luglio 2013

Mille splendidi soli

Buonasera cupcakes :3
In questi giorni la calura è stata insopportabile e non avevo voglia neanche di leggere -incredibile ma vero- però alla fine ho passato ieri e oggi su questo libro con la voglia di finirlo, di divorarlo e di sapere come sarebbe finita.
Avevo sentito parlare molto di questo libro e sapevo che nel bene o nel male andava letto.
E' stato veramente un bene!




Titolo: Mille splendidi soli
Autore: Khaled Hosseini
Editore: Piemme  (collana Bestsellers)
Prezzo: 18.50 €
Pagine: 432

T R A M A

A quindici anni, Mariam non è mai stata a Herat. Dalla sua "kolba" di legno in cima alla collina, osserva i minareti in lontananza e attende con ansia l'arrivo del giovedì, il giorno in cui il padre le fa visita e le parla di poeti e giardini meravigliosi, di razzi che atterrano sulla luna e dei film che proietta nel suo cinema. Mariam vorrebbe avere le ali per raggiungere la casa del padre, dove lui non la porterà mai perché Mariam è una "harami", una bastarda, e sarebbe un'umiliazione per le sue tre mogli e i dieci figli legittimi ospitarla sotto lo stesso tetto. Vorrebbe anche andare a scuola, ma sarebbe inutile, le dice sua madre, come lucidare una sputacchiera. L'unica cosa che deve imparare è la sopportazione. Laila è nata a Kabul la notte della rivoluzione, nell'aprile del 1978. Aveva solo due anni quando i suoi fratelli si sono arruolati nella jihad. Per questo, il giorno del loro funerale, le è difficile piangere. Per Laila, il vero fratello è Tariq, il bambino dei vicini, che ha perso una gamba su una mina antiuomo ma sa difenderla dai dispetti dei coetanei; il compagno di giochi che le insegna le parolacce in pashtu e ogni sera le dà la buonanotte con segnali luminosi dalla finestra. Mariam e Laila non potrebbero essere più diverse, ma la guerra le farà incontrare in modo imprevedibile. Dall'intreccio di due destini, una storia che ripercorre la storia di un paese in cerca di pace, dove l'amicizia e l'amore sembrano ancora l'unica salvezza.

"So che, quando questa guerra sarà finita, l'Afghanistan avrà forse più bisogno di donne che di uomini. Perché una società non ha nessuna possibilità di progredire se le sue donne sono ignoranti, nessuna possibilità."

R E C E N S I O N E


E' una recensione sofferta la mia, fatta con questo caldo asfissiante, con ancora addosso Laila e Mariam, con addosso Kabul e la guerra e tutto il resto.
E' un libro "pesante" a livello di sentimenti perché c'è un pozzo infinito di emozioni al suo interno. Non credo che si possa leggere questo romanzo e rimanere impassibili.
Hosseini è un maestro nel calarti dentro al personaggio, nel farti sentire tutte queste diverse emozioni, ma la storia parlerebbe anche da sola. E' un argomento che troppo spesso viene dimenticato, spesso malcompreso, ed indubbiamente troppo "forte" per alcune persone.
Sappiamo tutti che si dice sempre che la colpa è anche delle donne se non riescono ad uscire dalle leggi che le imprigionano nel loro ruolo. E alle volte è vero. Alle volte sono le donne che infliggono la pena ad altre donne.
Ma molto spesso, troppo spesso, le donne sono solo vittime e chi prova a ribellarsi è destinata ad una vita come quella di Laila e Mariam.
Ho sofferto con loro, riso con loro, pianto (tanto) con loro e mi sono arrabbiata verso il mondo, verso tutto il mondo, mi sono arrabbiata con gli uomini, con chi sapeva e non diceva.
Trovo che leggere un romanzo come questo cambi un po' la vita alle persone.
A me piace, e non l'ho mai nascosto, leggere di argomenti di questo genere perché mi piace addentrarmi in queste storie e tentare di capirne il più possibile e soprattutto mi aiutano a non dimenticare.
Perché con tutti i miei problemi io sono una persona fortunata. Io posso uscire di casa senza aver paura di essere percossa perché non accompagnata da un uomo, io posso decidere con chi stare e se stare con qualcuno, un giorno potrò decidere se sposarmi o meno, e soprattutto con chi, potrò scegliere se avere un bambino o meno, potrò essere felice sia che il mio bambino sia un maschio, sia che sia una femmina; ho potuto studiare, posso scegliere qualsiasi lavoro io voglia fare (ammesso che si trovi XD). Il mondo è mio, alla fin fine. La vita è la mia, io posso plasmarla a mio piacimento, per quanto possibile.
E a volte ci sembra scontato. Alle volte ci lamentiamo della scuola, del nostro lavoro, delle nostre relazioni. Ma sono tutte cose che bene o male abbiamo potuto scegliere.
Per Mariam e Laila le cose sono andate in modo molto molto molto diverso.
Essere una donna in Afghanistan sotto la guerra credo che sia una delle esperienze più brutte che possano capitare ad un essere umano. Anche essere un brav'uomo non dev'essere stato facile, in quell'ambiente.
L'idea che delle persone possano ridurre il loro stesso Paese in quelle condizioni mi da un po' la nausea. Pensare che persone abbiano ucciso la loro gente, il loro popolo per... per che cosa? Per potere, per religione, per assoggettare tutti al proprio volere? Mi schifa, devo dire la verità.
Ed è proprio per questo che questo libro è splendido. Perché è v e r o.
Tratta di storie vere. In Afghanistan, nell'arco degli anni presi in considerazioni, sono esistite migliaia di donne come loro; migliaia di vite sono state risucchiate dalla guerra, da un gioco di poteri, migliaia di bambini hanno perso le loro famiglie e migliaia di famiglie hanno perso i loro bambini. Migliaia di donne sono state uccise dai mariti o dai tribunali per i più svariati, ed insensati, motivi.
E' talmente vero che sembra quasi una finzione. E' un mondo così lontano dal nostro che sembra essere quasi fantascienza.
Eppure non lo è.
Cinque su cinque, perché c'è un pozzo di sentimenti dentro, perché scorre come l'olio e perché sono una donna e forse queste storie così mi spezzano ancora di più il cuore.

♥ Bea

2 commenti:

  1. Anche io l'ho letto qualche anno fa e mi ha emozionato parecchio! Leggere della realtà presente in quei posti fa riflettere e ci fa capire quanto siamo fortunati;)

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    1. Davvero! Sarei stata felice di leggerlo anche se non mi fosse piaciuto tanto, perché oltre che un romanzo è anche un documentario di una vita lontana anni luce dalla nostra.
      Poi io adoro leggere libri che mi insegnano qualcosa o che mi aiutino a vedere delle cose con più chiarezza.
      Non ho ancora incontrato nessuno a cui non sia piaciuto questo libro x°D

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