Buongiorno cupcakes! ♥
Appena tornata dalle vacanze e già pronta con la grafica nuova e con delle recensioni!
Per non subissare il blog ve ne posto una al giorno, così siam tutti felici ♥
Purtroppo l'estate sta ormai finendo, speriamo che il tempo per leggere si trovi lo stesso, accidenti!
In compenso, dopo esser partita con due soli libri, il resto nel kindle, sono tornata con 9 libri nuovi nuovi *^*
Che siano benedetti i libri venduti a 3 euro, meh! *_*
(#il paradiso di una lettrice dipendente)
Appena tornata dalle vacanze e già pronta con la grafica nuova e con delle recensioni!
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Purtroppo l'estate sta ormai finendo, speriamo che il tempo per leggere si trovi lo stesso, accidenti!
In compenso, dopo esser partita con due soli libri, il resto nel kindle, sono tornata con 9 libri nuovi nuovi *^*
Che siano benedetti i libri venduti a 3 euro, meh! *_*
(#il paradiso di una lettrice dipendente)
"Il diario del seduttore", parte importante della più vasta opera "Aut-aut", contiene la filosofia dell'estetico cui Kierkegaard dedicò il primo momento della sua riflessione. Nel rapporto intenso e tormentato del giovane Kierkegaard con la ricerca del piacere interviene ben presto il demone della coscienza e dell'interrogazione a trasferire la comprensione della seduzione sul piano intellettuale e ad aprire la strada verso l'esistenza religiosa. Il riscatto della sensualità è il primo gradino di un itinerario verso Dio. Una concezione antica, che trova però in Kierkegaard un'analisi fenomenologica e psicologica di sapore moderno. Introduzione di Angelo G. Sabatini.
"Legge eterna nell'amore è che due esseri debbano sentirsi come venuti al mondo l'uno per l'altro solo nel primo istante in cui hanno cominciato ad amarsi."
R E C E N S I O N E
Ero indecisa se scrivere o meno una recensione in
merito a questo libro perché non è esattamente il tipo di libro che qualcuno si
aspetta di trovare recensito su un blog. Almeno credo.
Io l'ho letto, onestamente, per cultura personale. Non
è che non mi interessasse, a grandi linee, la trama, però se vi dovessi dire
che l'avrei letto lo stesso se fossi stata una che e ne fregava di cultura
personale vi direi una bugia.
Non è un romanzo di cui si può parlare di semplice: mi
piace, non mi piace. Perché non è solo la storia di Giovanni e di Cordelia, ma
si tratta di una storia a sfondo filosofico in cui viene attentemente
analizzato il ruolo dell'estetca all'interno della vita umana. Il protagonista
è l'esteta stesso che di quest'arte ha fatto la sua vita.
Quel che vuole far vedere Kierkegaard è come sarebbe
la vita scegliendo unicamente il percorso estetico piuttosto che quello
religioso ecc.
Quindi non vi consiglio questo libro se siete alla
ricerca di cose leggere, un po' frivole essendo estate, o di svago perché non
credo che sia la storia adatta!
Il libro è anche abbastanza corto, in realtà, ma io
c'ho messo molto a leggero, forse più del dovuto, perché quando nelle storie ci
sono cose che vanno oltre le semplici vicissitudini dei personaggio io mi devo
concentrare e tentare di capirne il succo. Leggere questo libro senza
soffermarsi sul messaggio sarebbe un oltraggio, devo dirlo!
In ogni caso non mi è dipiaciuto ma non lo chiamerei
neanche libro dell'anno. Si trova sul 3/5 perché è esattamente a metà tra il
piacere e lo sforzo di finirlo.
♥ Bea